Vi diamo il benvenuto sulla pagina ufficiale dei festeggiamenti in onore di San Cono. Qui troverete informazioni riguardanti la programmazione di tutte le manifestazioni e gli eventi organizzati per la festa dell'anno corrente. Buona lettura!

 

       

Il Comitato Festeggiamenti

 

 

 

                                                                                                               

 

                                                                                  

LIBERA DEVOTOS ET PATRIAM A PESTE FAME ET BELLO

Luminarie, suono delle campane a festa, corpo bandistico per le vie del paese e un susseguirsi di bancarelle... ci siamo: è la Festa Patronale! 

Uno dei momenti più sentiti dalla popolazione sanconese e un momento di ritorno, per numerosi emigrati, nel proprio paese in festa in cui si alternano momenti di devozione a manifestazioni folcloristiche.

 

VIVA DIU E SANTU CONU


La festa inizia con la processione della "Figura" del Santo che, dalla Chiesa di San Cono, viene portata a spalla per le vie del paese e quindi alla Chiesa Matrice; essa fu donata dai sanconesi emigrati in Venezuela. Il momento saliente è tradizionalmente la seconda domenica di maggio. Già il giorno precedente è un momento di grande attrattiva in cui il simulacro del Santo (o, nel dialetto popolare, la vara) viene portato dalla sua Chiesa alla Matrice e la giornata si chiude tipicamente con un concerto o uno spettacolo di altro genere nella piazza centrale. Nella domenica, la sera, la vara viene prima deposta davanti alla Chiesa, dove vengono raccolte le offerte dei fedeli, che vengono gridate a gan voce insieme ai nomi degli offerenti; il popolo risponde con il grido caratteristico Viva Diu e Santu Conu. Al termine della raccolta, il pesante simulacro viene portato a spalla per le vie del paese, con il suo caratteristico incedere che è più una corsa del Santo. La processione si protrae per tutta la notte, continuando a raccogliere le offerte dei fedeli al grido Viva Diu e Santu Conu, interrotta solo per una pausa di preghiere e canti e, a mezzanotte, per lo sparo di fuochi artificiali. Il sabato e la domenica successivi si ripetono manifestazioni analoghe alla settimana precedente. Terminata anche questa seconda festa (detta Ottava), viene immediatamente contato il denaro raccolto con le offerte e viene annunciato pubblicamente; esso servirà interamente a pagare le numerose spese della festa.